martedì 30 agosto 2022

Miele di trifoglio

 

Miele di trifoglio

Il trifoglio (Trifolium alexandrinum, Trifolium repens, Trifolium incarnatum, della famiglia delle leguminose) è il genere più vasto delle leguminose, arrivando a comprendere 69 specie, spontanee o coltivate come foraggere nei prati monofiti – composti da un’unica specie – oppure in formazioni prative temporanee o permanenti e pascolive polifite in consociazione con graminacee. Si tratta di piante annuali o perenni.

Il trifoglio incarnato è una specie annuale che prevede un solo sfalcio, pianta interessante per i terreni asciutti e poveri di calcare. Preferisce il clima temperato-fresco, è diffuso soprattutto nel viterbese e nell’agro romano, ma vegeta bene anche in Italia meridionale

Fiorisce da aprile a luglio.

Il trifoglio alessandrino è una specie annuale, adatto ai ripetuti sfalci (2-5), predilige i terreni fertili, sia sciolti che argillosi e clima temperato-caldo. Fiorisce da aprile a luglio

Il trifoglio repens, conosciuto come trifoglio bianco, oppure ladino, è una specie bi-triennale in condizioni non umide, mentre è perenne nelle zone irrigue-umide della Lombardia. Nella flora italiana è alquanto comune, lo si ritrova lungo le strade campestri, nei prati, in qualsiasi tipo di terreno tranne in quelli troppo compatti o, all’opposto, troppo sabbiosi. In montagna si spinge fino a 2.000 metri. E’ una componente fondamentale della maggior parte dei millefiori italiani. Fiorisce da maggio a settembre.


caratteristiche organolettiche: colore molto chiaro, bianco latteo o bianco sporco quando cristallizzato; odore e aroma di debole intensità, cristallizza in maniera regolare e molto fine



Proprietà benefiche del miele di trifoglio

Svolge inoltre un' azione antisettica e stimolante per il nostro sistema immunitario. Secondo la medicina naturale, il miele di trifoglio sarebbe un prezioso alleato delle nostre ossa e avrebbe delle importanti proprietà diuretiche e depurative.

Fonte: dal web, varie


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martedì 23 agosto 2022

Il platano, l''albero , i suoi significati e proprietà

 

 IL PLATANO

E' detto l'albero dei filosofi. Ed è presente in moltissimi parchi e nelle strade delle nostre città. Si tratta del Platano, un albero tanto comune quanto potente.


E' una specie molto diffusa nelle zone temperate di tutto il mondo. Esiste un unico genere, Platanus, che è la famiglia delle Platanacee. Che si tratti di una specie molto antica è dimostrato anche dal reperimento di pollini di platano in depositi del Cretaceo. Fu una delle prime famiglie di dicotiledoni ad apparire sulla terra. Nel Quaternario la glaciazione ha relegato il platano nelle zone che oggi noi indichiamo come temperato: Messico ed America del Sud, dove si è differenziato ed evoluto il Platanus occidentalis, Persia, Iran e Bacino del Mediterraneo, dove si è differenziato il Platanus orientalis.

Dell'importanza del platano nel bacino del Mediterraneo è data conferma, per esempio, dal toponimo Teheran che significa “luogo dove crescono i platani”.


E' una specie molto diffusa nelle zone temperate di tutto il mondo. Esiste un unico genere, Platanus, che è la famiglia delle Platanacee. Che si tratti di una specie molto antica è dimostrato anche dal reperimento di pollini di platano in depositi del Cretaceo. Fu una delle prime famiglie di dicotiledoni ad apparire sulla terra. Nel Quaternario la glaciazione ha relegato il platano nelle zone che oggi noi indichiamo come temperato: Messico ed America del Sud, dove si è differenziato ed evoluto il Platanus occidentalis, Persia, Iran e Bacino del Mediterraneo, dove si è differenziato il Platanus orientalis.

Dell'importanza del platano nel bacino del Mediterraneo è data conferma, per esempio, dal toponimo Teheran che significa “luogo dove crescono i platani”. In tutto l'Oriente è considerata una pianta sacra, simbolo di Dio e pertanto piantata vicino ai templi e alle fonti. Nella mitologia, Zeus era solito incontrare Venere sotto un platano. Nel 400 aC fu introdotto in Italia, dove fu pianta molto venerata: si narra che un senatore romano, per rispetto verso la pianta, annaffiasse i suoi platani con il vino.  



Ad Atene filosofi, scrittori ed artisti amavano conversare sotto i platani dell'Accademia.  


È l'albero ombroso per eccellenza che fin dall'antichità è stato magnificato dagli autori più famosi come Ateneo, Platone, Plutarco, Arcadio, lodandolo per il refrigerio e la protezione che offre a quanti si rifugiano sotto i suoi rami. È apprezzato soprattutto in certe zone dell'Oriente dove il caldo e la siccità sono maggiori e l'albero tuttavia vi cresce rigoglioso. Plinio (Storia Naturale XII, 3 e segg.) enumera casi e figure storiche che ammirarono, amarono, preservarono piante di platano magnifiche per la loro grandezza e per le loro grandi foglie che danno il nome alla pianta: platys è in greco “largo” . Gli antichi ebbero un vero culto per questa pianta. Una fu portata attraverso il Mare Ionio per collocarla sulla tomba di Diomede.

Dioniso il Vecchio ne adornò la sua capitale ea Roma si annaffiava col vino un superbo esemplare. È simbolo della Capacità, dell'Ingegno, del Ristoro, della Magnificenza per la dimensione e l'imponenza. 



GEMMOTERAPIA E FITOTERAPIA 


Del platano si utilizza nella cura dei disturbi della pelle, in fitoterapia, le gemme per ottenere il macerato glicerinato con azione sfiammante.


Le indicazioni sono prevalentemente quelle cutanee, quindi acne giovanile, vitiligine, dermatiti, calazio (infiammazione delle ghiandole sebacee di Meibomio lo spessore lungo delle palpebre inferiori e superiori dell'occhio) e blefarite (infiammazione delle palpebre).


In gemmoterapia si utilizza nelle affezioni dermatologiche.


Secondo la medicina tradizionale, per la sua azione antinfiammatoria, azione esplicata soprattutto a livello cutaneo, il macerato di gemme di platano è utile, come coadiuvante, nella cura dell'acne rosacea, della psoriasi e della vitiligine che sono patologie autoimmuni.

https://www.cam.tv/orys/blog/


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venerdì 19 agosto 2022

Miele di tarassaco, le proprietà



 Miele di tarassaco, le proprietà

Come avviene per la pianta anche il miele di tarassaco è conosciuto per le sue proprietà depurative e diuretiche, ma aiuta anche la digestione ed è ricco di vitamine e sali minerali.
Il tarassaco
Il tarassaco è una pianta erbacea perenne che cresce spontaneamente in zone pianeggianti e montuose, fino ai 2000 metri di altezza. Le foglie hanno proprietà depurative e stimolano l’attività epatica, mentre la radice è usata come diuretico e, tostata, come surrogato del caffè. Il fiore sboccia proprio all’inizio del periodo primaverile. Questo rende particolarmente difficile la produzione di un miele di tarassaco mono-floreale. L’apicoltore, infatti, per ottenerlo deve avere delle api che hanno svernato bene, forti e quindi pronte alla raccolta appena appaiono i primi fiori. Se così non fosse, il nettare raccolto da questa prima fioritura verrebbe inevitabilmente mischiato ai raccolti successivi.
Caratteristiche del miele di tarassaco
Il miele di tarassaco presenta il tipico colore giallo vivo. Solo se mischiato al miele di salice, per esempio, assume una colorazione più tendente al beige. Ha una cristallizzazione particolarmente veloce e molto spesso si verifica con cristalli piuttosto fini. Questo non rende molto consigliabile una sua prolungata permanenza nei maturatori, da cui poi potrebbe risultare complicato l’invasettamento. Inoltre, presenta un contenuto di acqua piuttosto elevato, attorno al 18-20%. Se non corretto dall’apicoltore, questo può ridurre notevolmente i tempi di conservazione del miele stesso a causa di una probabile fermentazione. Una particolarità che permette di riconoscere immediatamente questo miele è il suo odore molto forte, pungente, penetrante, molto spesso descritto come ammoniacale. A ciò, tuttavia, corrisponde un sapore che ricorda l’infuso di camomilla o, addirittura, il gusto delle caramelle a base di oli essenziali.
Le proprietà peculiari di questo miele sono sicuramente quelle diuretiche, depurative e drenanti. È per questo che molto spesso viene inserito all’interno di diete purificanti o utilizzato per cure che mirano all’eliminazione delle tossine dal nostro organismo. Buon depurativo per tutto il nostro corpo, viene indicato particolarmente per la depurazione dei reni. Importante, così come per tutte le tipologie di miele, è consumarlo grezzo, non sottoposto a lavorazioni che lo privano delle sue preziose qualità. È quindi preferibile scegliere un miele prodotto localmente, magari dall’apicoltore vicino a casa, in modo
, in modo tale da essere sicuri della sua genuinità e origine.







martedì 16 agosto 2022

Proprietà delle carrube e ricette per usarle

 

Le carrube sono considerate un buon sostituto della polvere di cacao: ricche di fibre, ma povere di grassi, come il cacao sono una fonte di antiossidanti, ma non approtano caffeina. Le loro proprietà nutrizionali potrebbero inoltre renderele un alleato contro tosse, influenza e osteoporosi, dolore, allergie e virus.

La carruba è il frutto del Carrubo, un albero sempreverde spontaneo diffuso nell'area mediterranea e originario della Siria, tende infatti a prosperare in climi secchi ed aridi.

Il carrubo è un albero dioico, i fiori di riconoscere se la pianta è o femmina maschio per la loro disposizione, i primi hanno forma tubolare e terminano con uno schiacciamento, mentre le femmine portano cinque filamenti eretti che formano una specie di cilindro schiacciato, diviso da un setto longitudinale.

Raggiunge un'altezza compresa tra i 5 ei 7 metri ma può superare anche i 10, è una pianta rustica, poco esigente, che cresce anche in terreni aridi e poveri, anche molto calcarei, sopporta bene molto i climi caldi ma non quelli freddi .

Storia
Il carrube è originario della zona del Mediterraneo ed è stato portato in Sicilia e in Spagna probabilmente dai popoli arabi ove è diffuso in Marocco e in tutto il Nord Africa.

Nell'antichità era utilizzato come sostentamento per gli uomini, grazie al suo grande potere, mentre ora è stato un po' dimenticato, è anche chiamato “Pane di San Giovanni” perché si dice che il Santo se ne nutriva durante i suoi lunghi periodi di ascesi nel deserto.

Sono anche non come sostituto del cioccolato per chi è allergico al cacao, andiamo ora a scoprire i suoi molteplici usi e proprietà.

Proprietà, valori nutrizionali e benefici della carruba
Le carrube hanno le seguenti proprietà: sono un alimento dimagrante, astringente, antiemorragico, antiacido, antisecretivo gastrico.

La carruba contiene:

10% di acqua,
8,1% di proteine,
34% di zuccheri,
31% di grassi,
fibra e ceneri
I minerali presenti sono rappresentati da potassio, calcio, sodio, fosforo, magnesio, zinco, selenio e ferro. Sono presenti, inoltre, le vitamine del gruppo B, vitamina C, vitamina E, K e J e folato alimentare.

Aminoacidi: acido glutammico, acido aspartico, cistina, arginina, alanina, isoleucina, lisina, metionina, prolina, serina, tirosina, treonina, triptofano, valina, istidina, glicina e fenilalanina.

Le carrube hanno un alto potere saziante e sono indicati come sostituto del cioccolato per chi ha problemi di peso, sono anche senza glutine, quindi possono essere mangiate da chi soffre di celiachia o ha un'intolleranza.

Benefici della carruba
Questo frutto è indicatore per diverse problematiche, vediamole insieme:

Problemi intestinali
La carruba ha una funzione regolatrice intestinale ed è quindi particolarmente indicata in casi di stipsi, diarrea e crampi, poiché, tramite un'azione chimica, è in grado di neutralizzare il nocivo stato di acidosi alla base di molti problemi e malattie dell'intestino.

Spesso si usa infatti polvere di carruba per curare i problemi intestinali, assunta insieme ad acqua, té o anche latte (verificate se non siete intolleranti a questa bevanda), da bere in qualsiasi momento della giornata.

Disturbi digestivi
La carruba, grazie alla presenza di fibre e di pectine, assicura la protezione delle mucose, attenuando i disturbi del tratto gastrointestinale come il comune reflusso, con una funzione distensiva.

Colesterolo
Grazie alla presenza di polifenoli è in grado di ridurre il grado di colesterolo e trigliceridi nel sangue, con un'azione benefica per l'organismo. Quest'azione benefica è dovuta alla grande presenza di polifenoli contenuta nelle fibre del carrubo.

Osteoporosi
La carruba è ricca di calcio e fosforo ed è quindi indicata per la prevenzione di questa patologia.

Benefici del fegato
Secondo alcuni studi, le proprietà antiossidanti della carruba contribuiscono a migliorare la salute del fegato, potenziando la sua capacità di disintossicazione, alcuni dicono che il suo potere antiossidante è addirittura superiore a quello del vino rosso.

Controindicazioni del carrubo
Le reazioni allergiche alla carruba sono molto rare ma è sempre bene essere cauti e valutazioni collaterali, è sconsigliata per donne in gravidanza e neonati sotto peso, oltre per chi soffre di diabete e in ogni caso il proprio medico per eventuali interazioni con i farmaci che si assumono regolari, specie quelli per il diabete poiché può variare i livelli di insulina.

Per persone anemiche o che soffrono di insufficienza renale è d'obbligo il proprio medico prima di assumere il carrubo.
Curiosità
Forse non tutti sanno che la parola “carruba” in arabo vuol dire carato, probabilmente utilizzata come unità di misura per l'oro.

Il legno del carrubo, per la sua durata viene usato spesso in falegnameria.

In Marocco, i beri beri consumano i frutti del carrubo per placare i disturbi digestivi, mentre nell'antico Egitto, i suoi baccelli, mescolati a miele, farina d'avena e cera utilizzati per la cura della diarrea e altre malattie, soprattutto intestinali.

Ricette con il carrubo
farina di semi di carrebeIl carrubo si usa in cucina principalmente in due modi: in baccelli interi o sotto forma di farina. Quest'ultima, a sua volta, può essere suddivisa in quella dalla polpa e quella derivata dai semi.

La farina di semi di carruba è un ottimo addensante che ha molti usi in zuppe e gelati mentre la farina della polpa viene spesso utilizzata come surrogato del cacao.

Mescolando la farina di carrube a quella di grano, di riso o di mais è possibile ottenere una pasta speciale, diversa dal solito, ideale da provare in serate da condividere con amici o parenti.

Crema spalmabile alle carrube
Un'alternativa alle creme spalmabili al cacao, con nocciole, zucchero (o altro dolcificante a vostra scelta), olio. Gli ingredienti vengono mescolati con l'ausilio del robot da cucina per ottenere una buonissima e golosissima crema da spalmare, ideale per colazioni e merende per adulti, ragazzi e bambini.

Pane alle carrube
Anche qui, aggiungendo un paio di cucchiai di farina di carrube al vostro impasto per il pane, avrete un pane dolce e profumato, ricordate che la farina di carrube non contiene glutine quindi aggiungerla anche al vostro impasto di farine senza glutine senza guastare il .

Sciroppo e liquore di carrube
A partire dalle carrube si può produrre sciroppo in Portogallo e liquore: il primo è usato per la cura della tosse mentre il secondo è molto diffuso in Turchia, Malta, Spagna, e la nostra Sicilia.

Per prepararlo è sufficiente alcool a 95°, acqua e zucchero, oltre alle carrube ovviamente!

Conclusioni
La carruba è un ottimo sostituto del cacao, e non solo, ha una storia molto importante e sta venendo recentemente sempre più rivalutata per le proprietà benefiche, oltre che come alimento gluten-free, data la recente esplosione di allergie e intolleranze al glutine di frumento .

E' un alimento molto nutriente e ricchissimo di tante sostanze benefiche per il nostro organismo, sempre a patto di non abusarne, valido consiglio per tutti gli alimenti e la vita in generale.

Speriamo di avervi dato spunti utili e interessanti per ampliare il vostro repertorio culinario e aggiungere questo straordinario vegetale, un vero toccasana per l'intestino, un organo importantissimo per il nostro corpo e soprattutto per la digestione, chiave di una perfetta salute.

Curiosità mia: quando vivevo a Milano in una strada adiacente, nello spartitraffico molto ampio avevano piantato molte carrube.


domenica 14 agosto 2022

Proprietà delle foglie di zucca, come autoprodurle

 


Si mangiano le foglie di zucca?

Ebbene è possibile! È un alimento molto commestibile e appetibile. Le foglie di zucca sono ricche di sostanze nutritive che possono contribuire alla qualità e alla longevità della vita. Nonostante la sua ricchezza di vitamine e minerali, le calorie trovate in queste foglie sono molto basse rispetto ad altre verdure.

In Africa, le foglie di zucca vengono solitamente utilizzate per preparare piatti di zuppa locali. In Nigeria, le foglie di zucca chiamate anche Ugu, sono usate per preparare zuppe simili; Zuppa di Egusi, gombo, ogbono, verdura e verdure autoctone. Le foglie di Ugu sono anche usate per preparare stufati di pomodoro, salse, fagioli e porridge.

Includere foglie di zucca nella dieta aumenterà il livello di vitamina A del tuo corpo e può prevenire la crescita di tumori come la prostata e il cancro al seno.

Prevenire l’obesità

Come alimento vegetale, le foglie di zucca possono anche ridurre il rischio di obesità. Interrompe la crescita del grasso corporeo e brucia il grasso in eccesso presente nel corpo. Gli studi hanno scoperto che stimola anche un ottimo indice di massa corporea.

Abbassa la pressione sanguigna

Il potassio è uno dei nutrienti per la salute del cuore. Mangiare cibi ricchi di potassio può prevenire ipertensione, ictus, diabete e altre malattie cardiache. La buona notizia è che questo importante elemento può essere trovato nelle foglie di zucca.


Abbassa la pressione sanguigna nelle persone con ipertensione e può impedire a coloro che non lo hanno di sviluppare la pressione alta.

Potenzia il sistema immunitario

La combinazione di nutrienti vitali a potenziamento immunitario presenti nelle foglie di zucca lo rende uno degli alimenti che hanno la capacità di combattere malattie e infezioni. Ad esempio, il beta-carotene produce vitamina A che protegge il corpo dalle infezioni.


Inoltre, c’è un numero abbondante di vitamina C nelle foglie di zucca (mangiandole crude, poichè l’Acido Ascorbico è termolabile ). La vitamina C rafforza anche il nostro sistema immunitario e ci mantiene in salute.

Ricco di fibre

L’assunzione giornaliera di fibre fa bene al corpo. La fibra aiuta nella digestione del cibo. Inoltre impedisce al sangue di assorbire troppo zucchero. Regola il movimento intestinale che riduce il rischio di cancro al colon .

Altri benefici

Oltre a quanto sopra, le foglie di zucca hanno altri benefici che possono migliorare la salute umana. Può migliorare la salute degli occhi, prevenire l’asma, proteggere i muscoli e prevenire danni alla pelle.


Le foglie di zucca possono essere consumate in vari modi. Può essere preparato come zuppa, aggiunto alle insalate, preparato come dessert o consumato crudo. È essenziale assicurarsi che le foglie non siano troppo cotte per evitare che i nutrienti vengano distrutti. Il modo migliore è mangiare le foglie crude o cotte a metà per il massimo risultato.


Raccogli le foglie giovani

Quando raccogli le foglie di zucca, scegli giovani foglie fresche. Le vecchie foglie non sono commestibili e hanno sottili spine che crescono su di esse. Le foglie più giovani hanno anche delle spine ma le spine sono ancora tenere e possono essere mangiate.

Io ho acquistato una zucca , ho raccolto in un piatto tutti i semi aggiungendo un dito d'acqua.
Ho mangiato la zucca nature che ottima e salutare.Farò un post con le sue proprietà.
Dopo due giorni in un vaso sul balcone ho seminato il tutto lasciato nel piatto e dopo alcuni giorni sono spuntate delle ottime e fresche foglie da consumare.







martedì 9 agosto 2022

Proprietà e benefici dell'ortica

 



Le proprietà diuretiche e antinfiammatorie dell'ortica sono note già da tempo alla medicina popolare, che sfruttano le foglie di questa pianta proprio per favorire la diuresi e per il trattamento di reumatismi, artriti, dolori muscolari e dolori articolari.


Proprietà e benefici dell'ortica

L'ortica è una pianta spontanea molto comune, cui sono attribuite numerose proprietà. In particolare, tra le proprietà dell'ortica spiccano quella:

Tonica;

antinfiammatoria;

diuretico.

Tradizionalmente poi, le foglie dell'ortica sono da sempre utilizzate per migliorare la digestione, come ricostituente, per depurare l'organismo, per favorire la lattazione, per calmare la diarrea e contro l'anemia.Inoltre, trattandosi di un'erba diuretica, l'ortica è impiegata anche per ridurre la ritenzione idrica e la pressione sanguigna e per eliminare gli acidi urici.

L'attività antinfiammatoria dell'ortica è invece sfruttata per trattare malattie reumatiche, lombalfiammagie, sciatalgia, tendiniti, ma inzioni e infezioni a carico anche delle vie urinarie e per la prevenzione e il trattamento della renella. L'ortica è anche in grado di migliorare i sintomi dell'iperplasia prostatica benigna.

L'uso esterno di preparazioni a base di ortica sono infine utili in caso di:

Dermatite seborroica;

seborrea;

caduta dei capelli;

capelli grassi.

 Usi dell'ortica

 Le foglie di ortica contengono clorofilla e vitamine, oltre a clorofilla. I minerali presenti soprattutto nell'ortica sono calcio e potassio, mentre tra le vitamine dell'ortica troviamo vitamina A, B2, C e acido folico. Le foglie di ortica sono utilizzate per l'azione rimineralizzante, ricostituente, antianemica, diuretica, antinfiammatoria e per riequilibrare la flora batterica intestinale. Esternamente, si impiegano per ridurre la dermatite seborroica della pelle e del cuoio capelluto.Con le foglie fresche si possono preparare infusi e succhi, ma sono consumate normalmente anche come alimento. L'ortica comune è infatti consumata - previa bollitura - ripassata in padella come verdura o usata per preparare minestre, frittate e ripieni.


libro consigliato:Castore Durante, “Herbario Nuovo” (1585)




mercoledì 3 agosto 2022

La salicornia, proprietà e come cuocerla

 



LA SALICORNIA O ASPARAGO DI MARE:
E' una pianta erbacea stagionale e spontanea della famiglia delle Chenopodiacee, la si trova soprattutto nelle zone litoranee del Mediterraneo e del Sudafrica, nelle paludi, negli stagni e nei suoili salini. In Italia la troviamo anche nella laguna di Venezia, sotto Trieste, nella zona litoranea del mar Adriatico, sotto Livorno e nelle isole del mar Tirreno. 
Si presenta sotto forma di cespuglio, in un agglomerato di rami cilindrici molto simili agli asparagi selvatici. 
Il fusto in inverno è di colore verde grigiastro, mentre d'estate tende al rosso. Viene raccolta nel periodo estivo, dalla fine di maggio, ed è possibile trovarla in commercio per tutto il mese di agosto e anche nei primi giorni di settembre. Ma se un tempo era rarissima da trovare presso i fruttivendoli, oggi la si trova più spesso, ma sempre con parsimonia.
PROPRIETA': 
Ricca di sali minerali, liquidi e vitamine, è un alimento per chi ha problemi di drenaggio e ha bisogno di sostanze depurative e diuretiche ed è dunque indicato in generale per tutti i problemi di origine nefrologica. Grazie allo iodio esercita poi un effetto calmante sull'organismo, mentre le vitamine C e B sono molto utili per combattere molte patologie che nascono dalla carenza di vitamine (come lo scorbuto).
CUCINARLA:
Dal sapore amarognolo e leggermente acidulo, di solito la parte superiore della salicornia, ei germogli sono bolliti e serviti con olio, sale e limone. È presentata normalmente insieme al pesce o a crostacei poiché grazie alla sua forte componente salina si presta particolarmente a questo tipo di piatti, ma anche nelle zuppe, frittate o come condimento per primi di mare è sublime e, come i suoi parenti asparagi si presta molto a essere accostata alle uova. Si può poi passare sott'olio o sott'aceto, per consumarla durante l'anno, o infine servirla in tempura per renderela più croccante. Gli chef la fanno essiccare, la polvere in polvere e la pasta come condimento saporito.

  


 

martedì 2 agosto 2022

Proprietà della curcuma

 

Proprietà della curcuma

La curcuma è una spezia ricca di proprietà benefiche. Ad esempio, il consumo di curcuma migliora il funzionamento di stomaco e intestino e per di più aiuta a combattere il colesterolo, poiché facilita lo smaltimento dei lipidi in eccesso. Proprietà antinfiammatorie


Proprietà antiossidanti

Proprietà coleretiche

Proprietà antitumorali

Proprietà cicatrizzanti

Proprietà digestive

Proprietà antidepressive

Proprietà antibatteriche

Proprietà antidolorifiche

Proprietà disintossicanti

Previene e riduce le infiammazioni

Allevia i dolori articolari

Benefica per cervello e sistema nervoso

È un antidolorifico naturale

Protegge il fegato

Aiuta la digestione

Limita l’azione dei radicali liberi

Rafforza il sistema immunitario

Previene il diabete di tipo 2

Aiuta l’organismo a disintossicarsi

Previene le infezioni batteriche

Favorisce la cicatrizzazione delle ferite

Contribuisce all’efficacia dei farmaci antidepressivi

Aumenta la memoria

Incrementa la capacità di auto-guarigione del cervello

Aiuta a prevenire e a contrastare i tumori


La dose consigliata di curcuma da assumere ogni giorno va da 3 a 5 grammi, quindi circa un cucchiaio o poco meno se consumata in polvere. Gli studi hanno però sottolineato come il problema di questa spezia sia soprattutto quello della scarsa bio-disponibilità, ovvero la difficoltà per il nostro organismo di poterla assorbire e quindi utilizzare al meglio. Si è visto però che, per migliorare questo aspetto, è ottimo associarvi un po’ di pepe nero (basta una puntina di cucchiaino) o in alternativa un grasso (ad esempio l’olio d’oliva).



Tenete presente che: per mantenere al meglio le proprietà di questa spezia è bene utilizzarla a crudo, ovvero metterla solo a fine cottura, evitando così la dispersione di alcuni dei suoi principi nutritivi. Inoltre, per assimilarla meglio è ottimo associarvi un po’ di pepe o un grasso (ad esempio l’olio d’oliva). Ricordate queste due cose importanti anche se ideate delle nuove ricette…
Altro suggerimento è quello di non assumerne dosi eccessive (che possono essere controproducenti) e soprattutto di non assumerla proprio in caso di calcoli biliari (salvo diversa indicazione di medico che avrà valutato la situazione nello specifico).


Come preparare il latte d’oro alla Curcuma?

Ingredienti

¼ di tazza di curcuma
½ tazza d’acqua
1 tazza di latte (anche vegetale)
1 cucchiaino di olio di mandorle
Miele
La preparazione del latte d’oro alla curcuma è molto semplice:

Bollite l’acqua insieme alla curcuma mescolando lentamente fino a che il composto non si asciuga e diviene un pochino più denso. Una volta pronta, la miscela può essere conservata in frigorifero e utilizzata per 40 giorni.
Per ogni tazza di latte d’oro che si vuole preparare è necessario mescolare ¼ di cucchiaino del composto realizzato con la curcuma in una tazza di latte aggiungendo poi un cucchiaino di olio di mandorle dolci (mi raccomando quello per uso alimentare!).
Si riscalda a piacimento e infine si aggiunge il miele, in quantità variabile a seconda dei gusti. Se volete far diventare questa bevanda ancora più gustosa, frullatela! Diventerà così bella spumeggiante e potrete poi spolverarla con un po’ di cannella.

A cosa serve?
Lenire dolori muscolari e articolari
Come antinfiammatorio naturale
Calmare tosse e raffreddore
Alleviare i disturbi respiratori
Depurare il fegato
Migliorare la digestione
Contrastare i crampi mestruali
Regolare il metabolismo
Abbassare il colesterolo
Stimolare le difese immunitarie

Una testimonianza trovata in rete:
La mia vicina di casa aveva quella che sembrava una specie di artrite su mani e avambracci, aveva le dita che faticavano a raddrizzarsi del tutto, i polsi che facevano molta fatica a muoversi e era disperata perché è una donna anche giovane con due figli, un'attività sua, quindi le cose da fare ce le ha, ha provato di tutto, anche punture ecc; alla fine, dopo mesi di terapie totalmente inutili, ha smesso di prendere tutto e ha preso solo la curcuma, alla mattina sotto forma di Golden Milk, e durante il giorno un pizzico nei pasti, magari nell'insalata, o nella carne ecc. In neanche un mese è guarita completamente e ora sta bene ormai da 5 anni, non le è più tornato.
Ricorda solo che la curcuma per essere assimilata al meglio dal nostro organismo ha bisogno di olio (anche vegetale) e pepe, soprattutto pepe, anche nel Golden Milk la mattina mettici un cucchiaino di olio di semi e un pizzico di pepe, sempre!